Strutture di riferimento di composti a stechiometria AX2 o A2X

 

Struttura del Rutilo (TiO2)

Queste strutture rappresentano, con la fluorite, i principali tipi strutturali di stechiometria AX2. Il rutilo (Figura) è una forma minerale del biossido di titanio, TiO2 (oltre ai polimorfi anatase e brookite).  

E’ un esempio di reticolo anionico hcp (distorto, come vedremo). 

Anche qui i cationi occupano solo la metà delle cavità ottaedriche.  Il risultato è una struttura tetragonale che rispecchia la forte tendenza di Ti ad acquistare la coordinazione ottaedrica.

La coordinazione è (6,3). Il minerale principale dello stagno, la cassiterite (SnO2), possiede la struttura del rutilo, come anche un certo numero di fluoruri (MgF2, NiF2). Si trova anche la struttura antirutilo quando il ruolo di anioni e cationi e’ invertito [coordinazione (3,6)], come, ad esempio, in Ti2N.  

 

 

La cella del rutilo è tetragonale,  a = b = 4.594 Å, c = 2.958 Å (Figura).  

 

Le posizioni dei Ti, due per cella, sono fissate all'origine  (0,0,0) e al centro (1/2 , 1/2, 1/2). Le posizioni degli O, quattro per cella, hanno coordinate  x, x, 0; 1-x,1-x, 0; 1/2+x, 1/2-x, 1/2; 1/2-x, 1/2+x, 1/2,  con x = ca. 0.3.  

Si vede che il Ti al centro è coordinato ottaedricamente a sei ossigeni (due a z = 0, due a z = 1, due a z = 1/2). Anche i Ti ai vertici sono coordinati ottaedricamente, ma l'orientazione degli ottaedri è diversa. Gli ossigeni sono coordinati a tre Ti in coordinazione trigonale.

 

 

 

 

Gli ottaedri  TiO6 sono uniti per scambio di lati (due lati opposti) e di vertici, a formare un network 3D (Figura). La struttura del rutilo viene anche comunemente descritta come una disposizione distorta hcp di anioni ossido, con metà dei siti ottaedrici occupati da Ti.

 

Un gruppo 3 x 3 di celle unitarie è mostrato in Figura (a sinistra) con indicate solo le posizioni degli anioni.  Si osservano strati corrugati cp, sia orizzontalmente che verticalmente. Ciò contrasta con la situazione di un arrangiamento hcp indistorto (Figura a destra), in cui gli strati si espandono in una sola direzione (orizzontalmente).


 

I siti ottaedrici tra due strati cp in un impaccamento ideale hcp sono completamente occupati in NiAs, mentre nel rutilo solo la metà lo è, in modo alterno (Figura, con idealizzazione degli strati cp).

 

 

 

Due classi principali di composti tende ad adottare la struttura del rutilo (Tabella): gli ossidi dei metalli tetravalenti e i fluoruri dei metalli divalenti.

In entrambi i casi i metalli sono troppo piccoli per poter avere una coordinazione 8 e una struttura tipo fluorite. La struttura del rutilo può essere considerata come essenzialmente ionica.  

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Alcuni composti con la struttura del rutilo

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a(Å) c(Å) a(Å) c(Å)
TiO2 4.5937 2.9581 CoF2 4.6951 3.1796
CrO2 4.41 2.91 FeF2 4.6966 3.3091
GeO2 4.395 2.859 MgF2 4.623 3.052
IrO2 4.49 3.14 MnF2 4.8734 3.3099
b-MnO2 4.396 2.871 NiF2 4.6506 3.0836
MoO2 4.86 2.79 PdF2 4.931 3.367
NbO2 4.77 2.96 ZnF2 4.7034 3.1335
OsO2 4.51 3.19 SnO2 4.7373 3.1864
PbO2 4.946 3.379 TaO2 4.709 3.065
RuO2 4.51 3.11 WO2 4.86 2.77

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La struttura calcio cloruro (CaCl2)

 

 

Abbiamo accennato alla relazione tra struttura di NiAs e quella del rutilo. Questa si può ritrovare nella seguente Figura (a sinistra NiAs, a destra il rutilo).

 

 

Rimuovendo dal NiAs metà dei cationi (sfere tratteggiate, in Figura a sinistra), senza distorsione, si ha la struttura tipo CaCl2, in cui gli ottaedri sono orientati come nell’arseniuro di nickel e gli strati cp degli anioni sono planari.

E’ chiara la sua relazione con il rutilo. La seguente Figura (vedi sotto) mostra un altro confronto (che include anche la marcasite, una modificazione di FeS2). 

 

 

 


 

 

Strutture tipo cadmio ioduro e cloruro

 

 


La struttura di CdI2 è nominalmente molto simile al tipo rutilo perchè possiede anche essa un arrangiamento hcp di anioni con metà dei siti ottaedrici occupati dagli ioni M2+

Tuttavia, il modo di occupazione dei siti ottaedrici è molto diverso dal rutilo; interi strati di siti ottaedrici risultano occupati e si alternano a strati di siti vuoti (Figura).


CdI2 è perciò un materiali a strati sia per struttura che per proprietà,   in contrasto col rutilo che ha un carattere più rigido di architettura 3D.

Due strati hcp di atomi di I, con i siti ottaedrici occupati da Cd, sono mostrati nella Figura. All’esterno dei due strati di I i siti ottaedrici sono vuoti.

Se confrontiamo l’arraggiamento di CdI2 con quello di NiAs notiamo che questo presenta la stessa disposizione di anioni ma con tutti i siti ottaedrici occupati.  

 

La sequenza di sovrapposizione degli strati lungo c in CdI2  (Figura) mette in luce la natura a strati della struttura; gli strati di I formano una sequenza ... ABABA....  e i Cd occupano i siti ottaedrici (nelle posizioni C). E’ una struttura a sandwich, con i sandwiches adiacenti tenuti assieme solo da deboli legami di van der Waals tra gli strati di  I (Figura). In questo senso CdI2 presenta una certa somiglianza con strutture molecolari. Per esempio,  CCl4  solido mostra forti legami C-Cl nella molecola ma solo deboli interazioni Cl...Cl tra molecole adiacenti. 

 

La coordinazione degli I in CdI2  è pure illustrata (Figura, c). Uno iodio presenta tre vicini Cd (geometria piramidale). I vicini successivi di ogni iodio sono 12 altri I che formano l’impaccamento hcp.

La struttura stratificata di CdI2 porta ad un interessante caso di politipismo. Ogni sandwich I-Cd-I ha una altezza di 3.42 Å; due di tali sandwiches costituiscono il più semplice politipo di CdI2 (indicato come 2H) e il parametro c di cella varia da 6.84 Å (per 2H) a circa 410 Å (per il politipo 120R).

Alcuni composti che opresentano la struttura tipo CdI2 sono listati in Tabella. E’ una struttura adottata principalmente da ioduri, bromuri cloruri e idrossidi di metalli di transizione. TiS2, che presenta la struttura CdI2, è stato ritenuto un potenziale catodo per intercalazione nelle batterie al litio: gli ioni Li+ sono in grado di diffondere negli spazi interstiziali  tra piani adiacenti TiS2, mentre gli elettroni possono  entrare e migrare nella banda 3d formata dagli orbitali dxy del Ti.

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Alcuni composti con la struttura di CdI2

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a(Å) c(Å) a(Å) c(Å)
CdI2 4.24 6.84 VBr2 3.768 6.180
CaI2 4.48 6.96 TiBr2 3.629 6.492
CoI2 3.96 6.65 MnBr2 3.82 6.19
FeI2 4.04 6.75 FeBr2 3.74 6.17
MgI2 4.14 6.88 CoBr2 3.68 6.12
MnI2 4.16 6.82 TiCl2 3.561 5.875
PbI2 4.555 6.977 VC12 3.601 5.835
ThI2 4.13 7.02 Mg(OH)2 3.147 4.769
TiI2 4.110 6.820 Ca(OH)2 3.584 4.896
TmI2 4.520 6.967 Fe(OH)2 3.258 4.605
VI2 4.000 6.670 Co(OH)2 3.173 4.640
YbI2 4.503 6.972 Ni(OH)2 3.117 4.595
ZnI2(I) 4.25 6.54 Cd(OH)2 3.48 4.67

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La struttura di CdCl2 è strettamente correlata a quella di CdI2 e differisce solo nel tipo di impaccamento anionico:  gli ioni Cl danno impaccamento ccp in CdCl2 mentre gli ioni I danno impaccamento hcp in CdI2.

La struttura di CdCl2 (Figura) può essere descritta in una cella unitaria esagonale (in alternativa ad una cella romboedrica più piccola). La base della cella esagonale è simile per dimensioni a quella di CdI2  ma il suo asse c è triplo di quello di CdI2. Ciò perchè in CdCl2, le posizioni dei Cd, e gli ottaedri CdCl6, sono sfalsati lungo c, e danno origine a una sequenza di tre strati per Cd (CBA) e a una sequenza di sei strati per Cl (ABCABC) (vedi Figura).

 

La struttura CdCl2 è a strati, come quella di CdI2, con strati a sandwich del tutto simili a quelli in CdI2, ma sovrapposti in modo diverso. Si riscontra anche essa in una varietà di alogenuri dei metalli di transizione (Tabella).

 

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Alcuni composti con la struttura di CdCl2

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a(Å) c(Å) a(Å) c(Å)
CdCl2 3.854 17.457 NiCl2 3.543 17.335
CdBr2 3.95 18.67 NiBr2 3.708 18.300
CoCl2 3.544 17.430 NiI2 3.892 19.634
FeCl2 3.579 17.536 ZnBr2 3.92 18.73
MgCl2 3.596 17.589 ZnI2 4.25 21.5
MnCl2 3.686 17.470 Cs2O* 4.256 18.99

                           *  Cs2O ha una struttura anti-CdCl2

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La struttura di Cs2O è piuttosto poco comune e si può considerare del tipo  anti-CdCl2. Il Cs forma strati ccp e gli O occupano i siti ottaedrici tra coppie di strati alterni di cesio. Ciò solleva alcuni interessanti interrogativi perchè il cesio è l’elemento più elettropositivo e i sali di cesio sono considerati di solito fortemente ionici.  Tuttavia la struttura di Cs2O mostra chiaramente che il Cs non è circondato da ossigeni, come richiesto e atteso per una struttura ionica, ma ha solo tre vicini O, tutti da una parte. La struttura 3D è tenuta assieme da legami tra atomi di cesio in strati adiacenti.

Può essere che questa struttura non rifletta alcun particolare tipo di legame, ma rappresenti piuttosto il solo arrangiamento accettabile per un composto di questa formula e per ioni di queste dimensioni. Poichè Cs+ è molto più grande di O2-,  il massimo numero di coordinazione per O da parte di Cs deve essere 6, il che porta a un numero di coordinazione 3 per Cs.

Analogamente ci si può interrogare sulle strutture correlate degli altri ossidi alcalini, in particolare K2O e Rb2O. Queste sono di tipo antifluorite con numeri di coordinazione di 4 e 8 per M e O, rispettivamente, del tutto inconsueti, poichè normalmente Rb+ è troppo grande per entrare in una coordinazione tetraedrica di ossigeni. La soluzione è adottata probabilmente perchè non ci sono alternative più favorevoli.  I dati termodinamici danno un supporto qualitativo a queste osservazioni: nessuna delle due specie, Cs2O e Rb2O, è molto stabile. Entrambe vengono facilmente ossidate a dare perossidi, M2O2, e superossidi, MO2, che contengono anioni più grandi.  

 

 

La struttura del corindone, a-Al2O3

 

 

Si tratta di un impaccamento hcp degli anioni con i cationi Al che occupano 2/3 delle cavità ottaedriche. Ogni strato di Al forma un reticolo 2D di tipo honeycomb (Figura a sinistra). La struttura consiste di ottaedri AlO6  e si riscontrano coppie di ottaedri che si scambiano una faccia (Figura a destra).

 

In queste coppie gli atomi Al sono spostati rispetto ai centri degli ottaedri per ridurre i contatti Al...Al. Questa struttura è adottata da alcuni ossidi M2O3 (come Ti2O3, Cr2O3, a-Fe2O3).

 

Le strutture MX3 tipo BiI3 e ZrI3

Sono due tipi strutturali diversi tra loro, ma basati entrambi su unità ottaedriche. La struttura BiI3 è una struttura a strati (Figura). Questi possono essere descritti come sistemi di ottaedri che si scambiano i lati. Lo stesso tipo di strato è presente anche in AlCl3.


La relazione con gli strati completi delle strutture tipo CdI2 o CdCl2 è evidente.

 

Se le unità ottaedriche si collegano scambiando coppie di facce opposte si formano catene infinite di stechiometria MX3 (vedi Figura).

Questo tipo di polimero si riscontra quando si formano interazioni di legame M-M tra coppie adiacenti di ottaedri.

Esempi sono b-TiCl3, TiI3, ZrI3, MoBr3 e RuBr3.

La struttura MoS2

In NiAs gli atomi di Ni formano un network di prismi trigonali che contengono gli atomi di As, mentre i Ni presentano coordinazione ottaedrica. Atomi metallici in coordinazione trigonale prismatica sono presenti in MoS2. Gli atomi S formano strati compatti sovrapposti con sequenze AABBAABB.. o AABBCC... (o altre). In ogni coppia congruente di piani, come AA, vi sono prismi trigonali che scambiano i lati e contengono gli atomi di Mo (Figura).  E’ una struttura a strati e fra strati diversi vi sono solo deboli forze attrattive di van der Waals. 


Gli strati possono scorrere facilmente, come nella grafite, e il materiale è usato come lubrificante.  Come nella grafite si riscontra una conduttività elettrica anisotropa e la capacità di dare prodotti di intercalazione (ad es. K0.5MoS2).