Silicio
drogato. Molte delle applicazioni tecnologiche dei semiconduttori
sono associate con l’uso di materiali drogati o estrinseci. Il silicio diventa un semiconduttore estrinseco se drogato con un elemento
dei Gruppi III o
V. Il drogaggio nei semiconduttori è rappresentato da piccole
quantità (tracce) di drogante.
Un drogaggio pesante
del semiconduttore può aumentare la sua conduttività di un fattore di oltre un
miliardo. Nei moderni circuiti integrati, per esempio, il silicio
policristallino pesantemente drogato è spesso usato al posto dei metalli.
Consideriamo, per primo, l’effetto del drogaggio con una piccola quantità
(dell’ordine dello 0.02% in numero di atomi) di un elemento
trivalente, come
il gallio. Gli atomi di Ga sostituiscono il silicio nei siti tetraedrici della
struttura tipo diamante del Si, formando una soluzione solida sostituzionale.
In Si puro, secondo il modello del legame covalente, tutti i legami Si-Si
sono singoli e costituiti da doppietti elettronici, poichè il silicio ha
quattro elettroni di valenza ed è legato ad altri quattro atomi di Si. Il
gallio ha solo tre elettroni di valenza e quindi uno dei legami Ga-Si
è
deficiente di un elettrone.
Dalla teoria delle bande risulta che il livello energetico associato ai
legami Ga-Si a elettrone singolo non è parte della banda di valenza del
silicio. Si forma invece un livello discreto di orbitali atomici del Ga poco
sopra la parte superiore della banda di valenza (Figura). Questo livello è noto
come livello accettore perchè può ricevere elettroni.
Il gap tra livello accettore e il top della banda di valenza è piccolo (<
0.1 eV). Quindi, gli elettroni della banda di valenza hanno sufficiente energia
termica per essere facilmente promossi al livello accettore. Se la
concentrazione di Ga è piccola si hanno livelli accettori praticamente discreti
e non è possibile per elettroni in questi livelli contribuire direttamente alla
conduzione.
Le buche positive
(holes) lasciate nella banda di valenza però si possono
muovere, e il Si drogato Ga è un semiconduttore a buche
positive, cioè di tipo
p (p-type).
A temperature normali il numero di buche positive create dal Ga eccede di
gran lunga il numero creato dalla promozione termica degli elettroni nella banda
di conduzione, cioè la concentrazione estrinseca di buche è assai maggiore
della concentrazione intrinseca. Quindi la conduttività è controllata dalla
concentrazione di Ga.
Al crescere della temperatura cresce rapidamente la concentrazione dei
carriers intrinseci, fino a che, a temperature sufficientemente elevate, questa
eccede il valore estrinseco, e il comportamento diventa quello di un
semiconduttore intrinseco.
Consideriamo ora l’effetto del drogaggio del silicio
con un elemento
pentavalente come l’arsenico. Gli atomi di As anche in questo caso
sostituiscono il Si nella struttura tipo diamante, ma per ogni atomo di As c’è
un elettrone in più di quanto necessario per quattro legami singoli covalenti
Si-As (Figura).
La struttura a bande mostra che questo elettrone extra occupa un livello
discreto che si trova a circa 0.1 eV sotto l’estremità inferiore della banda
di conduzione. Anche in questo caso gli elettroni non si possono muovere
direttamente in questi livelli. I livelli però si comportano da livelli
donatori perchè gli elettroni che vi sono contenuti hanno sufficiente
energia termica per trasferirsi nella banda di conduzione, in cui sono liberi di
muoversi. Un materiale di questo tipo è noto come semiconduttore di tipo n
(n-type).
Il fatto più significativo concernente questi livelli donatori o accettori
è che si trovano molto vicini ai confini della regione del gap. E’ molto più
facile eccitare un elettrone nella banda di conduzione da un livello donatore o
una buca nella banda di valenza da un livello accettore piuttosto che eccitare
un elettrone attraverso l’intero gap energetico, dalla banda di valenza a
quella di conduzione.
Applicazioni. L’uso principale dei semiconduttori si ha nei
dispositivi
elettronici a stato solido. Come esempio consideriamo qui solo la giunzione p-n
(rettificatore). Supponiamo che un singolo cristallo
di Si sia drogato in
modo che una metà sia di tipo n e l’altra metà di tipo p.
E’ necessario premettere che, mentre in un semiconduttore intrinseco il
numero di siti vacanti nella banda di valenza è uguale al numero di stati
occupati nella banda di conduzione e quindi l’energia di Fermi è collocata in
un qualche punto nel gap tra le bande (se le DOS delle due bande sono
simmetriche EF si trova in mezzo), le cose sono diverse nei
semiconduttori estrinseci.
Nel tipo n l’energia di Fermi si trova nella
metà
superiore del gap, perchè vi sono più elettroni nella banda di conduzione che
buche in quella di valenza, mentre nel tipo p l’energia di Fermi è nella
metà inferiore perchè vi sono meno elettroni nella banda di conduzione di
buche nella banda di valenza (in Figura si vede anche la variazione di EF
con la temperatura).
La struttura a bande alla giunzione è schematizzata in Figura.
La diversa posizione delle energie di Fermi nelle due metà spinge gli
elettroni a fluire spontaneamente dalla parte di tipo n (EF
superiore) alla parte di tipo p (EF
inferiore) attraverso la
giunzione. L’energia di Fermi degli elettroni è un indice analogo al loro potenziale
elettrochimico: fino a quando esiste una differenza di potenziale gli
elettroni si trasferiscono da una regione ad alto potenziale ad una a basso
potenziale. Quindi se si applica una differenza di potenziale esterna tale che l’estremità
di tipo p sia positiva e quella di tipo n negativa, si può avere una corrente
continua attraverso il cristallo.
Gli elettroni entrano dalla parte destra
(in Figura precedente), fluiscono attraverso la banda di conduzione della regione di tipo n,
saltano nella banda di valenza della regione di tipo p alla giunzione p-n e
quindi si muovono attraverso la banda di valenza, mediante il movimento delle
buche, andandosene dal lato sinistro. Una corrente continua non può fluire
nella direzione opposta, perchè, con un voltaggio applicato relativamente
basso, gli elettroni non possono superare la barriera necessaria per passare
dalla parte sinistra a quella destra attraverso la giunzione.
La giunzione p-n è quindi un rettificatore, nel senso che la corrente può
passare in una sola direzione. Può essere usata per convertire
la corrente
alternata (AC) in continua (DC).
Alcuni semiconduttori sono fotoconduttori, cioè la loro conduttività
cresce moltissimo se irradiati dalla luce (ad esempio il selenio
amorfo). Questa
proprietà può essere usata per l’impiego nelle celle fotovoltaiche, dette
anche batterie solari. Immaginiamo una giunzione p-n costituita da un
tale materiale. Vi è una discontinuità di concentrazione elettronica. Essendo
la regione di tipo n più ricca di elettroni questi tenderanno a trasferirsi
nella regione di tipo p fino a raggiungere una distribuzione di equilibrio. Come
risultato, la regione tipo-n risulterà carica positivamente e quella
tipo-p negativamente. Se il gap di banda è opportuno la luce solare può promuovere elettroni alla
banda di conduzione; un elettrone promosso sarà allora attratto dalla
regione positiva tipo-n. Nel contempo, un elettrone dalla regione tipo-p
della banda di valenza si muove verso la regione tipo-n a riempire ogni buca.
Avremo allora:
a) nella banda di valenza una
buca nella regione tipo-p;
b) nella banda di conduzione un
elettrone nella regione tipo-n.
Elettrone e lacuna sono separati spazialmente. L’elettrone non può
semplicemente
emettere radiazione e tornare nella banda di valenza, ma è libero di viaggiare
nella regione tipo-n fino a un circuito esterno. La corrente elettrica così
prodotta può essere utilizzata per ottenere lavoro (cioà la giunzione n-p
illuminata funziona da batteria).
Tali celle hanno una modesta efficienza (alimentazione calcolatori,
illuminazione domestica). L’inverso di una cella fotovoltaica è un LED
(Light Emitting Diod). Dispositivi più complessi sono le giunzioni p-n-p o
n-p-n.
Queste possono funzionare da amplificatori di corrente o voltaggio. Sono
alla base dei transistors.
Composti
semiconduttori. Si tratta di composti (a differenza di
silicio, germanio elementari, vedi Tabella)
che hanno comportamento da semiconduttori.
Con la combinazione di elementi del
gruppo V A e III A, come nel caso dell'Arseniuro di gallio GaAs
o del gruppo II B e VI A (Zn, Cd con S, Se, Te), si possono produrre
semiconduttori dalla caratteristiche diverse ed interessanti.
La
specie più nota e importante è GaAs,
rivale del silicio in diverse applicazioni (comprese le celle
solari).
Ha una struttura tipo diamante
(come Si) o meglio tipo sfalerite (zinco blenda, Figura)).
Gli
orbitali di valenza in Ga e As sono i 4s e 4p, che formano due bande
come nel Si.
Tuttavia
quella più bassa, di valenza,
ha maggiore contributo As, mentre quella di conduzione ha
maggiore carattere Ga. |

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GaAs
può essere considerato a parziale
carattere ionico;
è un composto
semiconduttore,
tipo III/V,
in cui un elemento con un elettrone in più del Si (As) è combinato con uno
avente un elettrone in meno (Ga). Per
solidi semiconduttori l’intervallo di banda (eV) diminuisce lungo un gruppo:
GaP
(2.26)
> GaAs
(1.42)
> GaSb
(0.7) |
AlAs
(2.16) >
GaAs (1.42)
>
InAs (0.36) |
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